Un tempo ritrovato

Concluso il Congresso teologico pastorale

Foto SIR

Tre giorni di relazioni, riflessioni, approfondimenti e confronti che hanno messo a fuoco i valori fondamentali della famiglia, del lavoro e della festa attraverso tre sessioni plenarie, venticinque tra incontri, tavole rotonde e comunicazioni, ben centoquattro relatori. Al di là dei numeri, comunque significativi, il Congresso teologico pastorale dedicato al tema "La famiglia: il lavoro e la festa", nella cornice del VII Incontro mondiale delle famiglie (30 maggio – 3 giugno), ha prodotto una grande ricchezza di spunti e di percorsi tematici.

Educare alla festa. L’ultima sessione plenaria di oggi, in attesa dell’arrivo del Papa, è stata specificamente dedicata al rapporto tra famiglia e festa, ha ospitato gli interventi dell’antropologa Blanca Castilla e del card. Sean O’Malley, introdotti da mons. Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie. Lo stesso mons. Erminio De Scalzi, in apertura dei lavori, ha ricordato che "la festa è una componente fondamentale di una vita che vuole essere pienamente umana e la famiglia è il luogo primario dove s’impara a fare festa, ma più di tutto la famiglia educa alla festa quando insieme partecipa alla messa domenicale".
La teologa e antropologa Blanca Castilla de Cortàzar, docente al Pontifico Istituto Giovanni Paolo II di Madrid, ha proposto una relazione su "La famiglia e la festa tra antropologia e fede". Il focolare della famiglia è il luogo privilegiato per la festa, che è "un ingrediente fondamentale per creare legami che uniscono le persone" e che "ritrova parte del suo senso anche nel tempo che serve a prepararla". Nell’epoca contemporanea, "l’uomo ha guadagnato il tempo libero ma ha perso il senso della festa". Da qui l’invito a ritrovare spazi per vivere la festa come "un giorno speciale come è la domenica, dove c’è posto per la contemplazione, l’adorazione, la gratitudine".

Mai senza la domenica. Intorno all’Eucaristia domenicale si è sviluppata la relazione del card. Sean O’Malley, arcivescovo cattolico statunitense, dedicata al tema "Santificare la festa: la famiglia nel giorno del Signore". Il card. O’Malley ha ricordato che la Chiesa è nata intorno all’Eucaristia, che rappresenta "l’amore portato agli estremi". La celebrazione della domenica "deve essere una vera santificazione del giorno del Signore" e non soltanto "il tempo del semplice riposo o dell’evasione". Il cardinale ha evidenziato lo strettissimo legame tra famiglia ed Eucaristia: "Quando partecipiamo alla messa con loro, insegniamo ai nostri figli e nipoti una delle lezioni più importanti. Non andare a messa è come smettere di respirare la vita del corpo di Cristo".
Il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha proposto uno sguardo panoramico sul Congresso, che ha sintetizzato i principali contenuti emersi. Nei tre giorni dei lavori congressuali, il tema "La famiglia: il lavoro e la festa" è stato trattato in una prospettiva prevalentemente antropologica, secondo l’ispirazione che proveniva dal testo base della Genesi che inquadra i tre nuclei tematici come "tre beni che si realizzano nella relazione con gli altri". Il card. Antonelli ha sottolineato anche il metodo seguito "mettendo insieme riflessioni di carattere dottrinale, testimonianze su esperienze concrete, studio di dati sociologici empirici. Interpella con le idee e i fatti, il Congresso ha indicato un metodo utile da seguire sia in ambito ecclesiale sia in ambito civile".

La logica del dono. Focalizzando l’attenzione sui temi dell’evento, il card. Antonelli ha affermato che "nell’attuale contesto in cui la persona è ridotta a individuo, la società a gioco d’interessi, la felicità a piacere, la verità a opinione, anche la famiglia, il lavoro e la festa subiscono riduzioni e distorsioni". Per combattere questa deriva, "non solo nella famiglia e nella festa, ma anche nel lavoro e nell’economia deve prevalere la logica del dono, capace d’integrare utilità e gratuità, bene strumentale e bene voluto per se stesso". Nella riflessione del card. Antonelli, "la famiglia è un fenomeno universale nella storia del genere umano". A parte variazioni accidentali, "ha una struttura permanente, costituita dal rapporto tra i due sessi, legame uomo-donna, e dal rapporto tra le due generazioni, legame genitori-figli". La famiglia autentica "comporta la donazione totale reciproca dei coniugi e la loro comune donazione ai figli mediante la procreazione, la cura e l’educazione. Si sviluppano legami non solo affettivi, ma anche etici". Il card. Antonelli ha concluso con un auspicio: "La cultura individualista, utilitarista, consumista, relativista ha impoverito le relazioni umane e ha compromesso la fiducia tra le persone; ha provocato la crisi dell’economia, del lavoro e della famiglia. La riscoperta dell’uomo come soggetto essenzialmente relazionale e la cura per la buona qualità delle relazioni porteranno al superamento della crisi del lavoro e della famiglia. La crisi fa emergere il malessere latente da tempo e apre prospettive nuove".

(01 giugno 2012)

Altri articoli in Dossier

Dossier

Informativa sulla Privacy