Insieme contro la povertà

CHIESE E UE

Le Chiese sono partner cruciali nella lotta alla povertà. Ne è convinto László Andor, commissario europeo per il lavoro, gli affari sociali e l’inclusione, intervenuto al seminario di dialogo “Combattere la povertà e l’esclusione sociale nella cornice della Strategia Ue 2020”, svoltosi il 9 luglio presso la Commissione europea di Rue de la Loi a Bruxelles per iniziativa del Bureau of European Policy Advisors della stessa Commissione, della Commissione Chiesa e Società (CsC) della Conferenza delle Chiese europee (Kek), e della Commissione episcopati della Comunità europea (Comece).

Chiese “partner significative”. Nel corso dell’incontro con la Commissione europea, “le Chiese d’Europa hanno espresso la propria disponibilità ad intensificare la loro collaborazione con l’Ue nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale” e “si sono dette interessate a partecipare attivamente alla Piattaforma europea di lotta alla povertà messa in campo” dai 27, informa il comunicato finale diffuso dalla Comece. Per il commissario Andor, si legge ancora nel comunicato, l’incontro ha costituito “un’occasione di confronto e scambio con le Chiese”. Nel suo intervento Andor ha illustrato gli obiettivi della strategia Ue 2020 che prevede tre priorità sul fronte della crescita economica: una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. I poveri in Europa erano, prima della crisi, 80 milioni. Il commissario ha confermato l’impegno della Commissione di puntare ad una diminuzione della povertà del 25% entro il 2020, e ha sottolineato l’importanza delle Chiese “quali partner significative” per il conseguimento di tale obiettivo.

Una “sana collaborazione”. “Come Chiese siamo pronti a condividere la nostra competenza e la nostra esperienza sul campo nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale” ha assicurato l’arcivescovo Jukka Paarma, della Chiesa evangelica luterana di Finlandia. In particolare, ha aggiunto, “speriamo di poterci impegnare nella Piattaforma europea. Chiediamo inoltre un più forte impegno politico nella lotta alla povertà, per consentire a tutti di vivere in modo dignitoso”. Sottolineando la dimensione mondiale del fenomeno mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi e presidente di Caritas italiana, ha esortato l’Europa a promuovere anche “una globalizzazione della solidarietà” e dei valori ad essa collegati come “l’equità, la giustizia e la libertà!. “Siamo consapevoli – ha spiegato – del fatto che le responsabilità e i ruoli delle Chiese e delle Istituzioni sono differenti, ma tra questi due attori non possono non strutturarsi forme di ‘sana collaborazione’ laddove si riconosca che un buon ordinamento della società deve radicarsi in autentici valori etici e civili il più possibile condivisi dai cittadini e dai diversi corpi intermedi”. I seminari di dialogo, spiega ancora la Comece, “si inscrivono in una lunga tradizione di dialogo tra Commissione Ue e Chiese in Europa. Dal loro inizio nei primi anni’90, essi si sono rivelati significativi forum di discussione su temi di interesse comune e rappresentano un importane elemento del dialogo aperto, trasparente e regolare tra la Commissione europea e le Chiese” del continente.

Prossimo appuntamento il 19 luglio. E intanto, riconoscendo che “in numerosi Stati membri Ue le Chiese e le organizzazioni religiose mettono a disposizioni dei loro fedeli servizi non trascurabili nel campo sociale” ed “hanno una eccellente conoscenza della situazione” in tale ambito, la Commissione Ue annuncia il prossimo incontro ufficiale tra le istituzioni comunitarie e i rappresentanti delle Chiese in Europa che si terrà il 19 luglio a Bruxelles, al palazzo Berlaymont, sede dell’Esecutivo. Per i 27 saranno presenti il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso; quello del Consiglio europeo, Herman van Rompuy; e quello dell’Europarlamento, Jerzy Buzek. I religiosi, provenienti da 14 Stati, rappresenteranno le comunità cristiane (cattolici, ortodossi, riformati), ebraiche e musulmane, sikh e indù. Per la chiesa cattolica parteciperanno il cardinale Péter Erdő, primate d’Ungheria e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), e l’arcivescovo di Rotterdam e presidente della Comece, mons. Adrianus van Luyn. L’appuntamento di quest’anno si concentrerà in particolare “sui mezzi e le iniziative possibili per lottare contro la povertà e l’esclusione sociale”. Promossi per iniziativa del presidente della Commissione europea, questi incontri annuali si tengono dal 2005.

(12 luglio 2010)

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