Ritorno in Europa

GMG 2008

“Vi ringrazio tutti per aver partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù 2008, qui a Sydney, e spero di rivedervi fra tre anni. La Giornata Mondiale della Gioventù 2011 si svolgerà a Madrid, in Spagna”. A dare l’annuncio domenica 20 luglio è stato Benedetto XVI dopo la recita della preghiera mariana dell’Angelus nell’ippodromo di Randwick, a Sydney. L’Ufficio per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale spagnola ha poi confermato che la Giornata si celebrerà tra il 15 e 21 agosto 2011. È la seconda volta che la Chiesa di Spagna ospita l’appuntamento internazionale della gioventù cattolica, dopo la Gmg 1989 che si è svolta al santuario di Santiago de Compostella. SIR Europa ha raccolto le prime “reazioni” all’annuncio.

Un grande dono per la Chiesa di Spagna. “È un grande dono per la Chiesa di Spagna – ha detto il card. Antonio María Rouco Varela, arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola -, che da oggi in poi dovrà mettere tanta volontà e impegno nell’organizzazione, tenendo conto che non si tratta di uno spettacolo di massa, ma di un’occasione di vivere il Vangelo e perché i partecipanti siano testimoni di Dio nel mondo”. “La decisione di Benedetto XVI di scegliere Madrid per la prossima Gmg” – ha dichiarato mons. José Ignacio Munilla, vescovo di Palencia e responsabile della pastorale giovanile all’interno della Conferenza episcopale spagnola – “è provvidenziale per la nostra Chiesa, che ha bisogno di «aprire le finestre» e ricevere una boccata d’aria fresca”.

Entusiasmo e gioia a Sydney e in Spagna. Dopo l’annuncio del Papa, i giovani spagnoli sono subito esplosi in un entusiasmo incontenibile. “È grande la nostra gioia di potere accogliere il Santo Padre nel 2011 per la Giornata mondiale della gioventù”, ha dichiarato padre Francisco Bueno, responsabile dell’incontro organizzato dall’arcidiocesi di Madrid nella cattedrale di Almudena per i giovani che non sono potuti andare a Sydney. “Millecinquecento ragazzi – prosegue il sacerdote – hanno seguito in collegamento con Sydney i momenti salienti della Gmg. La notizia che la Gmg del 2011 sarà in Spagna – ha aggiunto – ha fatto nascere nei giovani molte aspettative”.

Punto di incontro. “La Spagna – ha dichiarato Concha Padilla, una delle giovani spagnole presenti a Sydney per la Gmg – è un punto di incontro sia per l’Europa che per l’America Latina, incontro tra due mondi, e quindi fare la Gmg a Madrid è una scelta molto positiva”. “Sono sicura – ha aggiunto – che un evento come questo faccia bene alla società spagnola, che sta molto cambiando negli ultimi tempi. Tanti giovani non credono più in nulla e forse la Gmg servirà a toccare le loro coscienze”. Isabel Borges è felice della scelta di Madrid perché “la Spagna è una terra che ama il Papa e in questo occasione potrà dimostrargli tutto il suo affetto”. Per José María Palàez la Gmg di Madrid “sarà importante per avvicinare tanti giovani spagnoli che oggi sono lontani dalla fede”.

Come sarà? Gli spagnoli fanno già le previsioni della prossima Gmg. “Ci aspettiamo di avere a Madrid più di un milione di giovani”, ha dichiarato alla stampa il card. Rouco Varela. “Sicuramente saremo molto numerosi: la Spagna è vicina al resto dell’Europa, all’Africa, ed è facile da raggiungere anche dall’Asia e dall’America”, ha detto con entusiasmo Ruben Herrero, 29 anni, a Sydney con un gruppo di giovani pellegrini. Sarà una Gmg “all’insegna della multiculturalità e dei carismi” ha detto Luis Peolanco, madrileno di 25 anni, e gli ha fatto eco Almudena Lopez, 26 anni, anch’essa convinta dell'”universalità dell’evento” e della “massiccia partecipazione che di sicuro, a Madrid, non mancherà”.

Una grande responsabilità. “Sentiamo la responsabilità di organizzare questo evento”, ha dichiarato il card. Rouco, sottolineando che non è “preoccupato”, perché ha già avuto l’esperienza di organizzare la Gmg nel 1989, ma che spera “nel sostegno di tutta la Chiesa, spagnola, europea e mondiale”. “Dal governo del mio Paese mi aspetto collaborazione – ha aggiunto il presidente della Conferenza episcopale spagnola – e per quanto riguarda i costi di questo evento confidiamo nella Provvidenza”. Fra le priorità nel percorso di preparazione a quest’appuntamento, mons. Munilla, responsabile della pastorale giovanile all’interno della Conferenza episcopale spagnola, indica la realizzazione di “un coordinamento tra la pastorale parrocchiale, quella dei collegi religiosi e la pastorale dei movimenti”.

(22 luglio 2008)

Altri articoli in Dossier

Dossier

Informativa sulla Privacy