Dare voce alla gente

FISC: 40 ANNI

Non ci sono parole. Mettere in poche righe tutto quello che abbiamo vissuto nei giorni romani dal 22 al 25 novembre scorsi in occasione del 40° della Fisc, la Federazione italiana settimanali cattolici che associa 162 testate sparse in tutta Italia, non è un’impresa affatto facile. Gli eventi sono stati numerosi e si sono succeduti con un ritmo incessante.

Mercoledì 22, nella prestigiosa cornice della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, abbiamo avuto l’occasione di presentare, con il Sir, la nostra “tre giorni”. Si è trattato di un incontro con la stampa, che poi ha ripreso il nostro appuntamento con diversi interventi. All’hotel Jolly Midas di Roma, giovedì 23 novembre, si sono aperti i nostri lavori. Don Claudio Giuliodori ha letto un lungo e prezioso intervento del card. Camillo Ruini, assente per una lieve indisposizione. Il cardinale ha tracciato l’ identikit del settimanale e le funzioni che deve svolgere, dalle professionalità da mettere in campo per farsi leggere, fino al ruolo di luogo dedicato per il discernimento comunitario che i cristiani sono invitati a realizzare sulle colonne del giornale diocesano.

Anche la presenza del Governo, tramite il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Franco Ricardo Levi, titolare per l’editoria, ha detto dell’attenzione riservata ai nostri giornali da parte delle Istituzioni a livello nazionale.
Poi, sia il Convegno dedicato ai cattolici in politica, con la partecipazione di personaggi del calibro di Carlo Casini e Luigi Bobba, sia il pomeriggio dell’assemblea straordinaria sono stati tutti momenti vissuti in grande armonia e nella consapevolezza del ruolo delicato che ciascuno di noi ricopre.
La Fisc ha ragione d’essere solo per servire i settimanali diocesani d’Italia.

Quarant’anni fa, come ha ricordato l’ex presidente nazionale, mons. Vincenzo Rini, nel rievocare i quattro decenni di vita della Fisc, alcuni sacerdoti ebbero la felice intuizio ne di mettersi insieme. Così nacque la Federazione, così dobbiamo andare avanti noi oggi. La Fisc è prima di tutto una rete di amicizie, di professionalità, di conoscenze, di rapporti. Senza i volti non ci sarebbe la Fisc. E i volti sono le persone con le loro storie e il loro vissuto. Da questi legami e da questa stima che cresce ogni giorno sono nate le cose migliori fatte in casa Fisc, come ad esempio i progetti regionali che stanno fiorendo un po’ in tutto il Paese.

Come ci ha ricordato Benedetto XVI, in un’udienza che rimarrà memorabile per la storia della Federazione, tutti noi siamo chiamati a “servire con coraggio la verità. Fate conoscere – ha proseguito il Papa – la voce di quella realtà intrisa di fede e di bontà che non fa rumore, ma costituisce l’autentico tessuto della società italiana”. A questo rivolgiamo il nostro impegno: a dare voce alla gente e alla Chiesa che vive e opera nei nostri territori.

Francesco Zanotti

(29 novembre 2006)

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