Date significative

FISC: 40 anni

Quali sono state le date più significative nella storia della Fisc? Per una Federazione come la nostra di date importanti ce ne sono tante. Le raffiguro in tre gruppi: le date istituzionali, quelle di grande valenza ecclesiale e quelle culturali-formative. Io personalmente sono stato testimone solo degli ultimi 21 anni; degli anni precedenti sono testimone indiretto, soprattutto grazie ai racconti sempre puntuali e coloriti di mons. Giuseppe Cacciami, che fu presidente dal 1980 al 1986.

Per quanto riguarda le date istituzionali, fondamentale è stata quella della prima assemblea, svoltasi a Roma il 25 e 26 novembre 1966, nella quale nacque la Federazione italiana dei settimanali cattolici. In quei giorni in tutti era forte la consapevolezza di stare facendo qualcosa non solo e non principalmente per i settimanali, ma, soprattutto, per la Chiesa italiana.

Dopo questa tutte le altre assemblee triennali, sono state sempre occasioni forti di confronto per maturare in un servizio che diventasse stimolo per tutti i settimanali aderenti a diventare sempre più strumenti ecclesiali ma non clericali, professionalmente validi. In esse il confronto era forte, non privo di tensioni: ma se ne usciva sempre con la consapevolezza che si era in cammino e che questo doveva essere percorso insieme.

Per quanto riguarda le date importanti a livello ecclesiale vanno messe anzitutto gli incontri con i Pontefici. Gli ultimi Papi – a parte Giovanni Paolo I che non ne ebbe il tempo – hanno incontrato volentieri la Fisc: Paolo VI l’accolse già in occasione dell’assemblea costitutiva del 1966 e nuovamente il 9 luglio 1977. Giovanni Paolo II accolse i rappresentanti di tutte le testate diocesane il 3 dicembre 1983, ancora a fine 1992 in occasione dell’assemblea che celebrava il 25° della Fisc e, di nuovo, il 3 dicembre 2004. Ed ora Benedetto XVI riceverà i partecipanti al Convegno nazionale per il 40° della Fisc il 25 novembre 2006.

Parlando di momenti importanti a livello ecclesiale della vita della Fisc non si può trascurare un incontro non pubblico, ma fondamentale: nell’estate del 1986, appena seppe che mons. Camillo Ruini era stato nominato segretario generale della Cei, il presidente della Fisc, mons. Giuseppe Cacciami chiese e ottenne un incontro personale con lui, che si trovava in Val di Fassa. Quell’incontro diede il via a un rapporto validissimo con la Conferenza episcopale, i cui frutti si possono vedere ancora oggi. Grazie alle basi poste quel giorno e confermate negli anni seguenti, la Fisc si sentì inserita a pieno titolo nella Chiesa italiana.

Per quanto riguarda le date culturali-formative, difficile è sceglierne qualcuna: penso si debbano mettere in fila tutti i convegni nazionali che ogni anno – qualche volta anche due in un anno – hanno messo i direttori dei nostri settimanali a confronto con le problematiche più importanti del nostro tempo. Nei convegni nazionali i nostri settimanali si sono inseriti in pienezza nella storia del nostro Paese e della Chiesa.

Concludendo, voglio ricordare due momenti che non fanno parte dello schema fin qui seguito: si tratta della partecipazione della Fisc, durante il primo governo Prodi, al Tavolo governativo dell’editoria. La Fisc entrava così a fare parte delle istituzioni riconosciute ufficialmente dal governo italiano. Altra occasione da non dimenticare: la nascita, nel triennio1999-2001, del primo Progetto regionale per l’Emilia Romagna: iniziava così un cammino di collaborazione, di sostegno, di sviluppo che ancora oggi sta procedendo.

Vincenzo Rini
direttore “La Vita Cattolica” – Cremona

(17 novembre 2006)

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