Mons. Joseph Shen Bin, vescovo di Haimen (Cina): “Papa Francesco, un buon pastore, un esempio per tutti noi”

Papa Francesco è “un buon pastore. È un esempio per tutti noi pastori”. Lo dice al Sir mons. Joseph Shen Bin, a margine dell’Incontro internazionale Ponti di pace, promosso a Bologna dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’arcidiocesi. “Se tutti noi, religiosi e governanti, fossimo, come il Papa, persone di Misericordia, questo mondo sicuramente diventerebbe più pacifico”. “L’armonia tra le religioni - aggiunge - è alla base della pace nel mondo. E, quindi, io spero che questa armonia tra le religioni si diffonda nel mondo per portare pace”

“Attraverso il dialogo è stato costruito un ponte di pace che ha abbattuto un muro durato quasi settanta anni”. Così mons. Joseph Shen Bin, vescovo di Haimen (Cina), definisce l’Accordo provvisorio firmato il 22 settembre scorso tra Cina e Santa Sede . Il vescovo ha accettato di rivolgere un saluto alle migliaia di partecipanti che hanno riempito piazza Maggiore, a Bologna, per la cerimonia finale dell’Incontro internazionale dove hanno partecipato tre vescovi della Cina Continentale. Con lui ci sono anche mons. Antony Dang Mingyan, vescovo di Xi’an, mons. Joseph Yang Yongqiang, vescovo di Zhoucun, e padre Zhang Quilin, che li ha accompagnati. L’Accordo – ha detto rivolgendosi alla piazza – è finalizzato a “integrare pienamente la Chiesa cinese nella Chiesa universale: questo è stato il desiderio di molti Papi ed è anche il nostro desiderio”. È stato “grazie a questo ponte” se “per la prima volta quest’anno” due vescovi cinesi hanno partecipato al Sinodo. “Per la prima volta in 70 anni – ha sottolineato mons. Shen Bin – l’universalità della Chiesa si è arricchita della loro presenza”.

“Sono tutti segni positivi, come luci che illuminano le tenebre donandoci una nuova speranza”.

“Ringrazio – ha poi concluso – gli organizzatori di questo incontro per avermi dato l’opportunità di parlarvi, ne sono commosso e guardo a questa occasione come a un invito alla Chiesa in Cina a percorrere con maggiore determinazione il cammino della riconciliazione e della pace e un invito anche a svolgere un ruolo più attivo per la causa della pace nel mondo. Infine auspico che un giorno veniate tutti in Cina, un Paese caloroso e accogliente, per vedere come l’apertura abbia portato prosperità sociale ed economica, come le persone vivono e lavorano in pace e come la Chiesa cresce nell’armonia”. “Siate i benvenuti in Cina”. Il vescovo Shen Bin, insieme agli altri presuli cinesi, ha pregato con tutti i rappresentanti delle Chiese cristiane alla “celebrazione” per la pace, nella cattedrale di San Pietro, a conclusione dell’incontro di Sant’Egidio. Uscito dalla sagrestia, gentilmente si è fermato a parlare con il Sir e si è scusato per non aver avuto molto tempo a disposizione, ringraziando alla fine per la comprensione.

Mons. Shen Bin, che cosa le ha lasciato questo incontro sulla pace con tutti i leader delle religioni?
È un incontro per la pace. Tutti noi cristiani dobbiamo ricercare la pace. È quello che Gesù c insegna a fare. Quindi, siamo molto felici di aver potuto partecipare a questo incontro. Sicuramente una volta tornati in Cina, lavoreremo di più per la pace. Questo è un incontro di dialogo interreligioso. E l’armonia tra le religioni è alla base della pace nel mondo. E quindi io spero che questa armonia tra le religioni si diffonda nel mondo per portare pace.

Papa Francesco è un uomo di pace…
È un buon pastore. È un esempio per tutti noi pastori.

Il mondo è attraversato dai muri, dalle guerre. Quale ruolo possono giocare le religioni?
Se tutti noi, religiosi e governanti, fossimo, come il Papa, persone di Misericordia, questo mondo sicuramente diventerebbe più pacifico.

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