Reliquie San Nicola in Russia: un importante passo nel cammino verso l’unità dei cristiani

Con il tema delle reliquie si tocca una dimensione essenziale del cammino verso il ristabilimento della piena comunione tra tutti i cristiani. La comune venerazione dei Santi ci permette di guardare al dialogo ecumenico con una luce di speranza. Il riconoscimento di questo patrimonio comune di santità è una via privilegiata per far maturare il desiderio di superare gli ostacoli che ancora ci separano gli uni dagli altri, come già aveva affermato San Giovanni Paolo II

In occasione dello storico incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia, avvenuto a Cuba il 12 febbraio 2016, il Sommo Pontefice ha accolto la richiesta, espressa dal Patriarca di Mosca, per un trasferimento temporaneo in Russia di un frammento delle reliquie di San Nicola, custodite nella Basilica di Bari.

Si tratta di un evento eccezionale, perché nei 930 anni della permanenza delle insigni reliquie a Bari, esse non avevano mai lasciato la Città.

Il Papa ha sottolineato il legame tra i due eventi. Unici da quando si è verificato lo scisma tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa.

San Nicola è uno dei Santi più venerati non solo nella Chiesa cattolica e nella Chiesa ortodossa, ma anche in tutto il mondo cristiano. Ogni anno, centinaia di fedeli del Patriarcato di Mosca si recano a Bari per venerare le reliquie del Santo Taumaturgo. “Felice è davvero la città di Bari – si legge in un sermone anonimo russo dell’XI secolo – e sacra è la Chiesa nella quale il Signore Iddio ti glorifica, o San Nicola”.

Con il tema delle reliquie si tocca una dimensione essenziale del cammino verso il ristabilimento della piena comunione tra tutti i cristiani.

La comune venerazione dei Santi ci permette di guardare al dialogo ecumenico con una luce di speranza. Il riconoscimento di questo patrimonio comune di santità è una via privilegiata per far maturare il desiderio di superare gli ostacoli che ancora ci separano gli uni dagli altri, come già aveva affermato San Giovanni Paolo II (cf. Ut unum sint n. 84).

Da questo punto di vista la Chiesa di Bari rappresenta un ponte tra Oriente e Occidente e da sempre è consapevole della sua vocazione ecumenica. All’indomani del Concilio Vaticano II, è sorto un Istituto di teologia ecumenica, inserito oggi nella Facoltà teologica pugliese.

Il 21 maggio, una delegazione della Chiesa cattolica, da me presieduta (secondo le indicazioni autorevoli del Sommo Pontefice), e una delegazione del Patriarcato di Mosca, presieduta dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, responsabile del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne, partirà da Bari, accompagnando il trasferimento delle reliquie di San Nicola in un clima di preghiera.
A Mosca il Patriarca Kirill accoglierà le reliquie, e celebrerà la Divina Liturgia il 22 maggio (festa della traslazione delle ossa di San Nicola da Mira a Bari, secondo il calendario liturgico russo). Dall’11 al 28 luglio le reliquie saranno trasferite a San Pietroburgo, per poi rientrare a Bari.

Tutti auspichiamo che questo evento possa contribuire a sostenere la crescita spirituale dei credenti e a compiere un ulteriore importante passo nel cammino verso l’unità dei cristiani.

(*) Arcivescovo di Bari-Bitonto
Delegato Pontificio della Basilica di San Nicola

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