Un entusiasmo condiviso

Sopralluogo della delegazione vaticana a Rio de Janeiro

Una copia di tre metri della statua del Cristo Redentore del Corcovado, simbolo di Rio de Janeiro, sarà portata in piazza san Pietro, in occasione dell’incontro che vedrà riunirsi, dal 28 marzo al 1° aprile, a Rocca di Papa, i delegati della pastorale giovanile di 80 Paesi del mondo per un momento di bilancio della Gmg di Madrid, ma anche di slancio per Rio, città che ospiterà la Giornata dal 23 al 28 luglio 2013. È quanto emerso nella conferenza stampa, svoltasi a Rio de Janeiro, lo scorso 2 marzo, al termine del sopralluogo della delegazione vaticana guidata dal card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici (Pcl), dicastero vaticano che si occupa dell’organizzazione della Giornata mondiale della gioventù. A dare la notizia lo stesso arcivescovo della città ospitante, dom Orani João Tempesta, che aveva al suo fianco il card. Rylko. Quest’ultimo ha ribadito di essere rimasto particolarmente colpito, nel corso della sua visita, cominciata il 27 febbraio, dalla "collaborazione in atto tra la Chiesa, il governo locale e quello nazionale, per organizzare la Gmg". Un pensiero condiviso dal responsabile della sezione giovani del Dicastero vaticano, padre Eric Jacquinet, anche lui membro della delegazione vaticana presente a Rio.

Un Comitato di giovani. "Siamo rimasti impressionati dallo sforzo organizzativo messo in campo dal Comitato brasiliano composto in gran parte da giovani così come dalla collaborazione in atto tra questo e le autorità locali, federali e nazionali", racconta a Daniele Rocchi (Sir). "Personalmente ho apprezzato molto l’umiltà degli organizzatori, disponibili e pronti ad ascoltare e a recepire i vari consigli che abbiamo dato loro e il loro coraggio. Sanno, infatti, che il numero dei partecipanti sarà molto alto – si parla di 3-4 milioni di pellegrini – con quello che ciò comporta sul piano dell’organizzazione e del coordinamento. Va sottolineato che l’arcivescovo di Rio de Janeiro, dom Orani João Tempesta, ha affidato la responsabilità della Gmg a persone molto giovani, tra cui diversi diaconi, nella consapevolezza che proprio dai giovani deve partire l’organizzazione e la gestione dell’evento". Una decisione che ha incontrato la soddisfazione anche del card. Rylko che ha messo in evidenza che "puntare sui giovani è l’investimento migliore che si possa fare per il futuro del Brasile, della sua Chiesa e del mondo".

Il pellegrinaggio della Croce. Alla preparazione tecnico-logistica si affianca anche quella spirituale che, aggiunge il responsabile della sezione giovani, trova un particolare riscontro nel pellegrinaggio della Croce e dell’icona di Maria, simboli della Gmg, nelle diocesi brasiliane. "La Croce viaggia dall’ottobre scorso in tutto il Paese, e fino ad oggi ha toccato 120 delle 276 diocesi e ciò rappresenta un’esperienza missionaria molto importante. Basti pensare che ad ogni evento promosso in questo pellegrinaggio, si raccolgono decine di migliaia di giovani. Le comunità diocesane brasiliane si stanno allo stesso modo preparando per accogliere i giovani che arriveranno per ‘I giorni delle diocesi’, appuntamento tradizionale delle Gmg che precede e in alcuni casi prosegue, anche dopo il programma ufficiale della Giornata. Ci saranno da superare difficoltà logistiche soprattutto in ordine agli spostamenti interni – il Brasile è un Paese molto esteso – ma il Comitato è consapevole di ciò e troverà le soluzioni adeguate per limitare al massimo i disagi ai giovani pellegrini che vorranno vivere qualche giorno nelle diocesi locali". Da questo punto di vista, è il suggerimento di padre Jacquinet, "programmare per tempo i voli e gli spostamenti potrebbe favorire l’organizzazione, quindi sarà utile iscriversi alla Gmg non appena sarà possibile. Di questo parleremo nel prossimo incontro dei delegati della pastorale giovanile a Rocca di Papa". A novembre di questo anno è previsto un viaggio a Rio per i delegati per mettere a punto ogni dettaglio.

Il vero volto della città. Ma la XXVIII Gmg non sarà l’unica grande sfida che attende la seconda città del Brasile, dopo San Paolo. Nel 2012, infatti, Rio ospiterà, (20-22 giugno), il vertice mondiale sull’ecologia, "Rio+20", nel 2013 la 9ª edizione della Fifa Confederations Cup 2013, preludio al Mondiale di calcio del 2014 e, infine, nel 2016 i Giochi Olimpici. Il Comitato organizzatore della Gmg, spiega padre Jacquinet, "è cosciente anche dei problemi che una metropoli come Rio si porta dietro, tra cui quello della criminalità e della sicurezza. Per questo motivo intende fare di tutto per mostrare il vero volto della città, sicuro e bello. Non possono permettersi di avere problemi durante la Gmg anche in vista degli altri grandi eventi che seguiranno. La scelta del governo è stata quella di lanciare, ormai da qualche anno, una politica sociale a favore delle zone più povere, come le favelas, e della popolazione più svantaggiata per garantire loro il necessario per vivere con dignità. La Gmg – conclude il rappresentante vaticano – rappresenta per il Brasile una ulteriore occasione per lottare contro il disagio sociale. Un impegno che vede la Chiesa in prima linea. Ed è anche per questo che all’interno del Comitato organizzatore della Gmg opera, tra gli altri, un dipartimento che si occupa di prevenzione dalle droghe, vera piaga del Brasile".

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