Il sogno continua

40° Giffoni film festival: bilancio e progetti

Oltre 10.000 presenze al giorno per un totale di 150 mila presenze, 162 film in programma (63 lungometraggi e 99 cortometraggi in concorso, e fuori concorso, 11 anteprime delle grandi Major), 3.000 giurati dai 3 ai 23 anni provenienti da 43 nazioni e 150 città italiane, accreditati oltre 200 testate tra quotidiani, periodici, radio, tv e siti web e 60 fotoreporter dalle principali agenzie, 1 milione di foto scattate distribuite in oltre 100 paesi. Sono alcuni dei numeri del 40ª Giffoni film festival, la rassegna cinematografica per ragazzi che si è conclusa sabato 31 luglio a Giffoni Valle Piana (Sa). Il filo conduttore di questa edizione è stato l’amore.

Come "antidepressivo". È tempo di bilanci per il Giffoni film festival, che quest’anno è durato due settimane. "Il festival non può essere fermato e non morirà mai" è stato il coro unanime dei giovani partecipanti alla chiusura della kermesse. "Non solo il ministero della Cultura dovrebbe finanziarci, ma anche quello della Salute dato che doniamo un effetto antipressivo", ha sostenuto Claudio Gubitosi, direttore artistico e fondatore del festival. "Non ci fermeremo qui come fanno altre manifestazioni che durano solo per i giorni di rassegna – ha precisato Gubitosi –. Il Giffoni film festival si è chiuso il 31 luglio, ma già da settembre tornerà il Giffoni Experience e durerà sino a maggio quando prepareremo la 41ª edizione che avrà come tema ‘Link, i collegamenti’". “Il festival spende all’incirca 5 milioni d’euro – ha aggiunto il fondatore del festival – presi in prevalenza da fondi pubblici. Non abbiamo nessuna difficoltà a dire da dove prendiamo questi investimenti e come li spendiamo. Però posso ancora una volta affermare con forza che siamo un’industria che negli ultimi dieci anni ha ricevuto investimenti, non semplici finanziamenti quindi, che poi hanno ridato al territorio ben quattro volte quello che avevamo speso". Chiuso l’accordo con il Bahrein per la creazione di una filiale del festival nel ricco Stato arabo col nome e il marchio del Gff, partirà anche la collaborazione col Tribeca film festival. Il 15 settembre sarà il giorno della visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

In Africa Centrale. Il Giffoni Film Festival sbarca anche nella fascia sub sahariana grazie all’ItalAfrica Centrale, ente no-profit che incoraggia la cooperazione tra le imprese italiane e i Paesi del Centro Africa. L’obiettivo è "avviare, attraverso le competenze e le esperienze acquisite in 40 anni di attività dal Giffoni film festival, percorsi di crescita socio-economica in Paesi in cui le condizioni per lo sviluppo di tradizioni culturali antichissime quanto generalmente inespresse, sono state create da governi finalmente lungimiranti anche nel sociale". "Sono sicuro che, mostrate tutte le sue potenzialità, la fascia sub sahariana in cui opera ItalAfrica (19 Paesi per oltre 500 milioni di abitanti, tanti quanto quelli dell’Ue, ndr) – ha spiegato Alfredo Cestari, fondatore e presidente di ItalAfrica Centrale –, rappresenterà per il Gff e il suo direttore Claudio Gubitosi, un punto di riferimento stabile nella creazione di nuovi prodotti e format anche alla luce dell’imminente inizio dei lavori del Giffoni Multimedia Valley". "ItalAfrica Centrale supporterà la penetrazione del Gff in questi Paesi – ha continuato Cestari – mettendo a disposizione del Festival la rete nell’ultimo decennio creata a supporto dei già tanti e importanti imprenditori e industriali che scelgono l’Africa quale meta per l’internazionalizzazione delle proprie imprese". Gubitosi e Cestari hanno inoltre pianificato un percorso che determinerà un’articolata e forte presenza del Gff nella fase di costruzione e realizzazione degli eventi culturali di promozione che accompagneranno la città di Milano all’appuntamento con l’Expo 2015 "esperienza in cui il Giffoni film festival dovrà essere protagonista", ha sostenuto Cestari.

I vincitori. I giurati delle varie categorie hanno scelto i film vincitori di ciascuna sezione. Nella categoria Elements +6 il premio è andato a "Here comes Lola" della regista Franziska Buch. "The crocodiles strike back" di Cristian Ditter si è aggiudicato il Gryphon Award nella sezione Elements +10. Nella sezione Generator +13 i giurati hanno premiato la storia di un bambino malato di cancro in "Oscar and the Lady of Pink" del regista Eric-Emmanuel Schmitt che si è aggiudicato anche il premio speciale Cgs (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) – "Percorsi Creativi 2009". Nella sezione Generator +16 il premio invece è andato all’australiano "Blessed" di Ana Kokkinos. Assegnati anche i premi ai cortometraggi in concorso: per Elements +3 "Precise Peter" di Martin Schmidt, per Elements +6 "The Fantastic 3" di Esben Tönnesen, per Elements +10 "My cardboard Dad" di Siri Rutlin, per Generator +13 "The Game" di Adriano Gianni e per Generator +16 "Habibi" di Davide Del Degan. Per la categoria Troubled Gaze/Sguardi Inquieti il premio è andato a "Transit" di Chris Roche. Il Gran Premio della giuria è stato assegnato al film "Cracks" di Jordan Scott. Amnesty International Award ha premiato "The Story of Me" di Luis Villaça che racconta un’infanzia negata in Brasile a causa della povertà e del mancato rispetto dei principali diritti economici, sociali e culturali.

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