Nel 2018, si stimano in Italia oltre 1,8 milioni di famiglie in povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7%), per un totale di 5 milioni di individui (incidenza pari all’8,4%). Non si rilevano variazioni significative rispetto al 2017 nonostante il quadro di diminuzione della spesa complessiva delle famiglie in termini reali. È quanto emerge dal report su “Le statistiche sulla povertà” per l’anno 2018 diffuso oggi dall’Istat.
“L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta – spiega l’Istat – si conferma notevolmente superiore nel Mezzogiorno (9,6% nel Sud e 10,8% nelle Isole) rispetto alle altre ripartizioni (6,1% nel Nord-Ovest e 5,3% nel Nord-est e del Centro). Analogamente agli anni passati, questo fa sì che, sebbene la quota di famiglie che risiede nel Nord sia maggiore di quella del Mezzogiorno (47,7% rispetto a 31,7%), anche nel 2018 il maggior numero di famiglie povere è presente in quest’ultima ripartizione (45,1% contro 39,3% del Nord). Nel Centro si trova il restante 15,6% di famiglie povere”.
Anche in termini di individui, il maggior numero di poveri (oltre due milioni e 350mila, di cui due terzi nel Sud e un terzo nelle Isole) risiede nelle Regioni del Mezzogiorno (46,7%), il 37,6% nelle Regioni del Nord, circa 1 milione e 900mila individui (il 22,7% nel Nord-ovest e il 14,8% nel Nord-est). L’incidenza di povertà individuale è pari a 11,1% nel Sud, 12% nelle Isole, mentre nel Nord e nel Centro è molto più bassa e pari a 6,9% e 6,6% (nel Nord-ovest 7,2%, nel Nord-est 6,5%).