“L’impegno della Chiesa contro la criminalità organizzata esprime la nostra capacità di rinnovarci”. Lo ha detto mons. Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, chiudendo i lavori della giornata di studio “La ‘ndrangheta è l’antivangelo”, che si è svolta al Seminario di Cosenza. Per mons. Nolè, “sacerdoti e prossimi insegnanti di religione, che siete qui presenti oggi, dovete essere apostoli del discernimento. In questo c’è la capacità, con il Vangelo, di discernere il bene e il male nella quotidianità per creare quella vita bella e buona nelle nostre parrocchie, negli oratori, ma anche nei campi scuola, non per forza cattolici, perché è possibile stare insieme ma in maniera onesta”. Il presule ha sottolineato che “bisogna riprendere in mano l’educazione e la formazione dei genitori, perché non possiamo fare un discorso in parrocchia e un altro a casa. La società è anonima, siamo chiamati noi ad animarla con delle scelte consapevoli”.