“Il ‘Camillianum’, voluto da San Giovanni Paolo II, da oltre 30 anni rappresenta il Centro universitario di eccellenza per la ricerca sull’identità culturale e della professione sanitaria in senso vocazionale, anche attraverso il contributo e la valorizzazione del dialogo con le diverse confessioni religiose e con il pensiero laico”. Lo sottolinea l’Associazione medici cattolici italiani (Amci), che apprende “con sorpresa e dispiacere la decisione dei Padri Camilliani di chiudere l’Istituto di teologia pastorale sanitaria ‘Camillianum'”.
“Esprimiamo profondo rispetto verso l’istituto religioso dei Padri Camilliani che per insindacabili ragioni sono indotti a recedere repentinamente dall’impegno di conduzione diretta della prestigiosa istituzione universitaria – scrivono in una nota i medici cattolici -; tuttavia, il venir meno di una così grande ricchezza di pensiero, di evangelizzazione, di missione e di testimonianza ci induce a formulare l’auspicio che la gestione del ‘Camillianum’ venga assunta da un altro idoneo soggetto istituzionale, che salvaguardi i diritti degli studenti e dei docenti da tempo impegnati per la vitalità e la crescita dell’Istituto”.
“Confidiamo nella prudente saggezza della Chiesa per una iniziativa di salvaguardia di un Istituto che ha assunto in questi 30 anni di vita un valore e un significato che hanno probabilmente travalicato anche le stesse aspettative dei Camilliani per diventare un patrimonio culturale a disposizione della Chiesa e della società civile”, aggiunge l’Amci, che conclude: “Riteniamo, ancora, particolarmente alla luce del pensiero di Papa Francesco che oggi più che mai l’Istituto debba rappresentare uno strumento indispensabile per la missione della Chiesa”.