(Bruxelles) Il Consiglio dell’Unione europea ha recepito nel diritto Ue sanzioni adottate dalle Nazioni Unite per sei trafficanti di esseri umani e contrabbandieri operanti in Libia, quattro di nazionalità libica e due di nazionalità eritrea. Le sanzioni impongono il divieto di viaggio, il congelamento dei beni e altre misure legate all’esportazione illecita di petrolio. Lo rende noto un comunicato diffuso oggi a Bruxelles: le persone del caso sono “figure chiave nella tratta di esseri umani e nelle attività di contrabbando di migranti in e intorno alla Libia”. Si tratta della prima volta in cui l’Onu impone sanzioni a trafficanti di esseri umani. La decisione, che è stata presa il 7 giugno scorso dal Comitato del Consiglio di sicurezza Onu, è “il risultato di sforzi coordinati di diversi Stati membri dell’Ue”. Le misure rientrano nell’“approccio globale” dell’Ue alla “gestione della migrazione”, di cui la tratta di esseri umani e il contrabbando sono “parte essenziale”.