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“Le famiglie sono investimenti sociali”, la premessa di Gina Pedroni (Anci), rapporteur del gruppo di lavoro dedicato a conciliazione famiglia–lavoro e a nuove politiche territoriali di welfare nell’ambito della Terza Conferenza nazionale sulla famiglia che si chiude oggi a Roma. Parola chiave, “superare il carattere di emergenzialità per passare alla persistenza strutturale delle politiche che devono essere integrate”. C’è inoltre bisogno, sostiene, “di procedure rapide e organizzate, di sistemi informativi nazionali e soprattutto di risorse economiche certe e stabili, di una modalità integrale di presa in carico”. Con riferimento alle politiche per la non autosufficienza, è stata ribadita la necessità dell’istituzione di un tavolo e di una legge quadro nazionale. Sul “dopo di noi” (legge 11/2016) il gruppo di lavoro chiede un impegno preciso nella “costruzione condivisa del progetto di vita” e una legge quadro sul “prendersi cura”. Contro le violenze sulle donne, diverse le proposte, ma “è necessario assumere la categoria di femminicidio quale istituto giuridico autonomo”.