Mancano due giorni alle elezioni politiche per il Bundestag, il Parlamento tedesco, fissate per domenica 24 settembre: La vittoria elettorale della cancelliera uscente Angela Merkel è data pressoché per scontata, forte dei sondaggi che vedono in testa la coalizione tra Unione cristiano democratica (Cdu) e Unione cristiano sociale (Csu, espressione partitica cristiana del land Baviera); resterà però da vedere quale sarà la compagine che governerà. Una riproposizione della Grosse Koalition con i socialdemocratici del Spd del candidato alla cancelleria Martin Schulz? O un accordo di governo con i Liberali e i Verdi? E quale sarà l’impatto del partito di estrema destra, xenofobo ed anti-europeista, AfD – Alternativa per la Germania, che viene dato dagli ultimi sondaggi intorno al 12 -13%, entrando quindi in Parlamento e superando ampiamente lo sbarramento del 5%? A chi toglieranno i voti i candidati di AfD, che soprattutto nei lander dell’ex Germania dell’Est hanno più che raddoppiato i loro consensi? Le elezioni politiche per il Bundestag (la prima camera del Parlamento, la seconda, il Bundesrat, è composta da rappresentanti dei 16 lander) si tengono ogni 4 anni. Dal 1949 solo due volte, nel 1972 e nel 1982, si sono tenute elezioni anticipate. Può votare alle elezioni, essere eletto deputato, diventare ministro federale e anche cancelliere chiunque abbia compiuto 18 anni.
Si vota solo in una giornata (la domenica), con i seggi aperti dalle 8 alle 18. Nelle ultime tre elezioni nazionali (2005, 2009, 2013) la percentuale dei votanti è stata tra il 70% e l’80%. Nel 2013, per il terzo mandato assegnato alla Merkel, i votanti furono 44.309.925.