“Iniziamo una fase che inaugura un nuovo modo di pensare l’intervento pubblico in tema di povertà”. Lo ha affermato il portavoce dell’Alleanza contro la povertà, Roberto Rossini (che è anche presidente delle Acli), intervenendo oggi a Palazzo Chigi in occasione della firma del memorandum con il governo, alla presenza del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Rossini ha tenuto a sottolineare “l’innovatività di questo metodo di lavoro, che ha consentito ai diversi soggetti coinvolti di riconoscersi e di condividere un processo che ha portato alla sottoscrizione del primo memorandum sociale”.
Dopo aver ripercorso i punti dell’intesa, che riguarda il Reddito d’inclusione (Rei) e l’attuazione della legge delega contro la povertà, il portavoce dell’Alleanza ha osservato che nel nostro Paese “sembra che la politica fatichi a tenere su alcuni provvedimenti, perché per arrivare ad un risultato è necessario stare sui temi e non cedere alla volubilità dell’agenda, studiare la legislazione e non cadere nella banalità degli slogan”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo incontrato parlamentari, amministratori, dirigenti e tecnici politici realmente preparati e competenti, appassionati e desiderosi di contribuire al bene comune di questa Repubblica”. “Dovremmo avere il coraggio di riconoscere – ha concluso Rossini – che nell’agorà della politica non mancano persone che contribuiscono a costruire la democrazia di tutti. Per questo ci permettiamo di affermare che l’Alleanza contro la povertà è stata anche un’occasione per pensare e fare una buona politica”.