“Chi fa la strada della Quaresima sempre è in strada di conversione”. Ad esclamarlo, a braccio, è stato il Papa, che durante l’udienza del Mercoledì delle Ceneri ha spiegato ai 10mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro che “la Quaresima vive di questa dinamica: Cristo ci precede con il suo esodo, e noi attraversiamo il deserto grazie a Lui e dietro di Lui”. “Lui è tentato per noi – ha proseguito – e ha vinto il tentatore per noi, ma anche noi dobbiamo con lui affrontare le tentazioni e superarle. Lui ci dona l’acqua viva del suo Spirito, e a noi spetta attingere alla sua fonte e bere, nei Sacramenti, nella preghiera, nell’adorazione; Lui è la luce che vince le tenebre, e a noi è chiesto di alimentare la piccola fiamma che ci è stata affidata nel giorno del nostro battesimo”. In questo senso, la Quaresima è “segno sacramentale della nostra conversione, del nostro cammino dalla schiavitù alla libertà, sempre da rinnovare”. “Un cammino certo impegnativo, come è giusto che sia, perché l’amore è impegnativo, ma un cammino pieno di speranza”, ha assicurato Francesco: “Anzi, direi di più: l’esodo quaresimale è il cammino in cui la speranza stessa si forma”. “La fatica di attraversare il deserto – tutte le prove, le tentazioni, le illusioni, i miraggi –, tutto questo vale a forgiare una speranza forte, salda, sul modello di quella della Vergine Maria, che in mezzo alle tenebre della passione e della morte del suo Figlio continuò a credere e a sperare nella sua risurrezione, nella vittoria dell’amore di Dio”, le parole del Papa sull’itinerario quaresimale che comincia oggi. “Col cuore aperto a questo orizzonte, entriamo oggi nella Quaresima”, il suo invito: “Sentendoci parte del popolo santo di Dio, iniziamo con gioia oggi questo cammino di speranza”.