Rispondere all’”astuzia mondana” con l’”astuzia cristiana”. E’ l’invito rivolto dal Papa durante l’Angelus di ieri, in cui ha parlato di “due stili di vita contrapposti: quello mondano e quello del Vangelo”. “Lo spirito del mondo non è lo spirito di Gesù”, ha ammonito Francesco, commentando la parabola dell’amministratore infedele e corrotto, presentato da Gesù non come “modello da seguire, ma come esempio di scaltrezza”. “A tale astuzia mondana noi siamo chiamati a rispondere con l’astuzia cristiana, che è un dono dello Spirito Santo”, la consegna del Papa: “Si tratta di allontanarsi dallo spirito e dai valori del mondo, che tanto piacciono al demonio, per vivere secondo il Vangelo”. La mondanità, per Francesco, “si manifesta con atteggiamenti di corruzione, di inganno, di sopraffazione, e costituisce la strada più sbagliata, la strada del peccato, perché una ti porta all’altra! È come una catena, anche se – è vero – è la strada più comoda da percorrere, generalmente. Invece lo spirito del Vangelo richiede uno stile di vita serio – serio ma gioioso, pieno di gioia! -, serio e impegnativo, improntato all’onestà, alla correttezza, al rispetto degli altri e della loro dignità, al senso del dovere. E questa è l’astuzia cristiana!”.