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Si è conclusa sabato la visita della presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) in Vaticano. L’ultimo incontro è stato dedicato al dialogo con i segretari della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), Emilce Cuda e Rodrigo Guerra, dapprima, e in seguito con il presidente, e prefetto per il Dicastero dei vescovi, card. Marc Ouellet. Cuda ha fatto riferimento a un’iniziativa congiunta di Cal e Celam per generare un tavolo di dialogo tra vari attori sociali rappresentativi dell’America Latina e dei Caraibi. Guerra ha parlato degli sforzi per promuovere il dialogo tra vescovi e cattolici con responsabilità politiche e, in generale, in tutto ciò che significa vivere più pienamente il Concilio Vaticano II e avanzare nel sogno di una “Patria Grande”, cioè nel sogno di un’America Latina “più unita, riconciliata e solidale”.
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(Foto: Celam)
Altro incontro importante, il giorno precedente, è stato con il Pontificio Dicastero per il servizio allo Sviluppo umano integrale. È stato firmato, infatti, un accordo di cooperazione tra il Dicastero e il Celam, relativo all’istituzione del nuovo Fondo Populorum Progressio, da parte di Papa Francesco, “per contribuire economicamente alla promozione delle comunità indigene e afroamericane più povere dell’America Latina e dei Caraibi”.
Sebbene la titolarità del Fondo corrisponda al Dicastero vaticano, “che avrà sotto la sua cura l’amministrazione e l’investimento dei beni che lo compongono”, per ordine del Papa, sarà il Celam ad assumersi “la responsabilità di analizzare i progetti proposto al Fondo e destinare le risorse messe a disposizione dal Dicastero, a coloro che ritengono avere maggiore redditività e impatto sociale”. In rappresentanza di entrambe le istituzioni, l’intesa è stata firmata dal card. Michael Czerny per il Dicastero e dal presidente del Celam, mons. Miguel Cabrejos.