Il Santo Padre ha scritto per la prima volta i testi delle meditazioni e delle preghiere della Via Crucis al Colosseo, che ha poi seguito da Casa Santa Marta. “Viviamo in un tempo spietato e abbiamo bisogno di compassione”, scrive a proposito dei “tanti crocifissi” del mondo e della storia. “Come reagisco alla follia della guerra?”.
“Nelle ultime settimane ci sono stati dei massacri, dei villaggi incendiati e c’è molta paura tra la popolazione”. A parlare al Sir dalla Repubblica Centrafricana è padre Aurelio Gazzera, missionario da oltre trent’anni, nominato a febbraio vescovo coadiutore di Bangassou. Ora è a Baoro ma si recherà a Bangassou dopo Pasqua. Racconta come la popolazione sta vivendo il Venerdì Santo e le celebrazioni pasquali, ma anche come si sente dopo aver saputo della nomina episcopale.
Nella settimana che ci conduce alla Pasqua, tre titoli di senso al cinema. Anzitutto la commedia sociale “Un mondo a parte” di Riccardo Milani, con un frizzante duetto tra Antonio Albanese e Virginia Raffaele: un racconto sul mondo scolastico che si muove tra dolcezza e malinconia. Ancora, il dramma “I Bambini di Gaza. Sulle onde della libertà”, opera prima di Loris Lai. Infine, da Venezia80 è nei cinema “Priscilla”, nuova regia di Sofia Coppola: dalla biografia “Elvis and Me” di Priscilla Presley, racconto esistenziale e sentimentale che mette al centro una giovane donna in cerca sì dell’amore, ma soprattutto di se stessa e della propria libertà.
Dopo una breve omelia, pronunciata a braccio, il Papa ha lavato i piedi a 12 detenute della Casa circondariale femminile di Rebibbia, dove si è recato in forma privata per la Messa in Coena Domini.
Pasqua anticipata per noi preti, che dalla gioia di avere imparato a dare la vita per riceverla rinnovata possiamo insegnarlo testimoniandolo ai fratelli e alle sorelle che di lì a poche ore incontreremo, quando laveremo loro i piedi e spezzeremo per loro quel Pane, segno di Colui che fu il primo a dare l’esempio che solo quando si accetta di perdersi, di consegnarsi, di farsi mangiare, allora si fiorisce in una Vita imperitura.
Adrenalina, resilienza e caparbietà. Tre aggettivi che legano tre titoli in uscita tra cinema e piattaforme. Anzitutto “Race for Glory. Audi vs Lancia” diretto da Stefano Mordini e con Riccardo Scamarcio: il racconto dell’epica impresa del 1983 nel mondo del rally che ha portato la Lancia sul podio. Negli stessi giorni arriva nei cinema “La terra promessa” di Nikolaj Arcel in Concorso a Venezia80; protagonista un imponente Mads Mikkelsen, nel ruolo di un comandante dell’esercito che scommette sulla coltivazione delle aspre terre del Nord sul finire del XVIII secolo. Infine, su Sky dal 22 marzo la seconda stagione di “Call my agent – Italia”, serie cult targata Palomar: torna il caotico ed esilarante mondo della CMA, agenzia che gestisce talenti di cinema e tv a Roma.
A distanza di un anno dall’ingresso in diocesi di mons. Salvatore Rumeo, la fase diocesana del processo di Beatificazione del servo di Dio Nino Baglieri, volge al termine; uno dei primi desideri del Presule netino, non appena diventato vescovo di Noto.
Il 28 febbraio scorso, alla presenza di oltre 80 persone, si è svolta la presentazione del volume Elogio della porosità – Per una teologia contestuale. Studiosi e ospiti convenuti per riflettere sull’opera edita per l’emeritato del prof. Giuseppe Lorizio.
Nelle ultime settimane abbiamo saputo di nuove minacce contro alcuni sacerdoti, da parte di ambienti mafiosi. E c’è chi, anche con intenti lodevoli, ha parlato di “preti antimafia”, “preti di frontiera”. Queste definizioni però non aiutano, lo dico come qualcuno che se le è viste attribuire a sua volta. Non sono d’aiuto perché fanno passare l’idea che l’opposizione al crimine organizzato sia un’opzione facoltativa, e non una necessità ovvia per chi predica il Vangelo.
Sono atterrati oggi all’aeroporto di Fiumicino 97 rifugiati evacuati dai campi di detenzione della Libia, dove sono stati vittime di torture e gravi maltrattamenti. Tra di loro 20 minori e alcune persone particolarmente fragili dal punto di vista sanitario. Nell’arco di tre anni entreranno con i corridoi umanitari dalla Libia 1500 persone.
La proposta della modifica della 185/90 sta provocando una forte attenzione, con un movimento che in fase di discussione parlamentare ha formulato delle proposte di modifica costruttive e di buon senso: nessuna di queste proposte è stata accettata, a certificazione di quanto limitata sia la volontà di dialogo quando si parla di trasparenza e rispetto dei diritti umani. Diverse organizzazioni cattoliche hanno preso una posizione assai ferma su questo argomento, appellandosi alla coscienza dei parlamentari contro il falso realismo della guerra.
Associazioni e Movimenti cattolici italiani uniti per impedire la modifica della Legge 185/90. A seguito dell’approvazione del Senato avvenuta a fine febbraio, sarà a breve in discussione alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge di iniziativa governativa che modifica, “peggiorandola in maniera rilevante”, la normativa italiana sull’esportazione di armi. Vignarca (Rete Pace e Disarmo): “Non è vero che armarci di più garantisce più sicurezza e più pace. Questo paradigma viene utilizzato in maniera strumentale per favorire l’export di armi”.
Le condizioni umanitarie rimangono disastrose in Ucraina: circa il 40% della popolazione ha bisogno di supporto umanitario e di protezione ma i finanziamenti coprono 13% dei bisogni. Attualmente sono quasi 6,5 milioni i rifugiati ucraini fuori dal loro Paese, mentre circa 3,7 milioni di persone sono ancora sfollate all’interno dell’Ucraina.
IN ITALIA 185.000 richieste di Protezione temporanea dall’inizio del conflitto
Gli interventi hanno riguardato tre ambiti, coinvolgendo i diversi servizi diocesani e le parrocchie: 1.585 sono accompagnati attraverso i centri di ascolto diocesani; 188 con il programma di accoglienza diffusa nelle comunità parrocchiali, istituti religiosi e famiglie, realizzata in collaborazione con la Prefettura di Roma e la Protezione Civile; 227 attraverso l’assistenza sanitaria presso il Poliambulatorio di Via Marsala.
“Come frati della Custodia di Terra Santa è nostro compito, secondo il mandato della Santa Sede, prenderci cura dei luoghi santi, dimorarvi e farne luoghi di preghiera, essere accoglienti verso i fedeli locali e verso i pellegrini, e anche mettere in campo opere educative come le scuole, opere sociali come case per anziani e per le giovani famiglie, ambulatori e dispensari, opere di promozione umana attraverso la creazione di posti di lavoro. La Colletta del Venerdì Santo serve a coprire una parte di questi costi, grazie alla generosità dei fedeli di tutto il mondo, grazie alla vostra generosità”. Così il custode in un video messaggio.
Prendendo le mosse da una storia vera, quella dell’ex agente federale Tim Ballard, “Sound of Freedom” mette a tema gli abusi sui minori e la tratta dei bambini, i traffici tra America Latina e Nord America. Un’opera che si muove sul terreno del thriller poliziesco sconfinando nel cinema di denuncia e impegno civile.